Istruttore sportivo di base: un corso organizzato dal Coni, nel mese di settembre durato 6 lezioni e tenuto presso la casa dello sport a Lecco, che ha raccolto molti consensi. Le adesioni hanno superato il numero massimo fissato dal Coni, 40 (per questo è prevista anche una replica il prossimo anno). Incontri che però hanno mostrato quanto sia difficile e complicato, seppure piacevole, formare gli atleti del futuro, e che il Coni abbia capito che per formare serve conoscenza, specialmente se si lavoro in una fascia di età molto delicata e importante. Un corso che ha raccolto istruttori di varie discipline e che ha sottolineato che dai 6 agli 11 anni non si può costruire l’atleta specializzato alla singola disciplina sportiva ma che il bambino, al centro del progetto di crescita dettato dall’istruttore, deve imparare più gesti affinchè il suo bagaglio motorio sia il più ampio possibile. Questo gli permetterà in futuro di poter imparare al meglio e con minor sforzo qualsiasi gesto motorio di qualsiasi sport. Per costruire i fenomeni di domani, atleti che possano lottare ai vertici mondiali della propria specialità, si deve costruire una piramide dalla base larga che permetta al bambino di scegliere il gesto più corretto per la situazione in cui si trova. Seguendo questo percorso si è incominciato a parlare del bambino dal punto di vista pedagogico e psicologico, alcune volte fare sport non vuol dire raggiungere risultati visibili, ma dare ai ragazzi anche disciplina e organizzazione. Poi si è passati alle nozioni più teoriche per capire come il corpo umano possa rispondere alle sollecitazioni che l’istruttore può fornire: la conoscenza dell’orologio biologico del bambino è importante per programmare al meglio il suo sviluppo e per non fargli saltare tappe o fasi per lui fondamentali: la conoscenza, di quali capacità condizionali e in che momento svilupparle, è alla base di una crescita graduale del bambino. Da non sottovalutare sono le capacità coordinative che se ben sviluppate, sempre conoscendone la tempistica corretta, rappresentano un investimento per il futuro del nostro atleta specializzato. Le ultime lezioni sono state poi dedicate a un piccolo corso di pronto soccorso in cui sono stati spiegati i traumi che possono succedere nella vita di tutti i giorni. Non sono mancate domande che hanno permesso agli istruttori di entrare nel vivo e di fornire indicazioni pratiche utili agli studenti.
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