martedì 4 gennaio 2011

Esercizi analitici per migliorare la tecnica d'attacco

Ecco alcuni suggerimenti per effettuare un lavoro analitico per migliorare la tecnica d'attacco.
Il primo suggerimento è quello di curare la rincorsa e il braccio di attacco. Successivamente si potrà lavorare con un lavoro di sintesi per migliorare la globalità del gesto. La prima fase è la cura della fase rincorsa-stacco. Questa azione la si può migliorare facendo partire la giocatrice in posizione di equilibrio sul piede opposto al braccio di attacco per poi farle eseguire l'azione destro - sinistro. Un altro sistema è quello di far partire l'atleta da un piccolo rialzo per poi farle eseguire la fase destro-sinistro. Poi si può inserire la rincorsa. Si può fare autolancio, rincorsa e presa a due mani della palla alla massima altezza. E' importante in questa fase curare l'anticipo delle braccia: ossia gli arti devono già salire per caricare il colpo prima che atleta si stacchi da terra. Per sensibilizzare la fase aerea con due braccia si può far schiacciare all'atleta la palla a due mani nell'altro campo. Ora si può iniziare a lanciare la palla all'atleta purchè il lancio sia abbastanza basso, quasi come un mezza, per far concentrare l'atleta solo sulla tecnica e non farla preoccupare del tempo sulla palla. Per quanto riguarda il colpo sulla palla meglio prima eseguirlo con palle di dimensioni ridotte rispetto a quella usuale, magari piedi a terra e poi con la rete più bassa.

lunedì 3 gennaio 2011

L'attacco: la progressione dagli 8 ai 12 anni

L'attacco è sicuramente il fondamentale che attrae di più i giovani e è quello più facile da far comprendere ai ragazzi anche in giovane età, non così facile per la difesa. L'attacco può essere definito come è la tecnica conclusiva di un’azione di squadra con la quale il giocatore manda la palla nel campo avversario cercando di darle una traiettoria la più tesa, veloce ed insidiosa possibile con l’obiettivo che non sia rigiocata, cercando di ottenere il punto. Il procedimento d'insegnamento può essere suddiviso in 5 fasi:
1 - studio del comportamento degli arti superiori nel colpire la palla
2 - studio del comportamento degli arti inferiori e del tronco attraverso lo stacco
3 - effettuazione della schiacciata a palla ferma e coordinamento degli arti superiori col corpo
4 - effettuazione della schiacciata con alzata fissa ed uguale
5 - la schiacciata nella sua globalità con alzata normale
A 8 anni si può allenare la fase 1, a 9 la fase 2, a 10 la fase 3, a 11 la 4 e a 12 la 5.

Video, Foppapedretti - Piacenza: Ortolani, ben smarcata da Signorile, chiude una lunga fase di gioco


Foppapedretti Bergamo

domenica 2 gennaio 2011

Non ci sono colpi nulli, l'errore nell'allenamento

E' difficile centrare il problema dei nostri allievi e a volte può sembrare di girare a vuoto. Durante l'allenamento dobbiamo curare ogni fase perché non ci sono colpi nulli. Ad esempio se alleno difesa e attacco a coppie ottengono una buona quantità di palloni giocati dal mio giocatore che però, visto che di mezzo non c'è la rete, per tirare più forte abbassa il colpo e quindi non stabilizza il gesto d'attacco al meglio. Così come se la maggior parte del mio allenamento lavoro sul palleggio in avanti rischio di avere palleggiatori che, visto che devono palleggiare solo avanti, stabilizzeranno un gesto con una palla più bassa e davanti alla testa, inserendo problematiche difficile da risolvere quando si effettuerà il palleggio in avanti. Se sbaglio allenamento non solo sto perdendo tempo ma sto anche portando i miei atleti su una strada errata. L'errore buono è quello che devo combattere per migliorare e è parte integrante dello sviluppo del giocatore. Se non c'è errore, non c'è evoluzione. Un esempio di errore buono è sbagliare la battuta jump float in rete perchè il jump float è stato inventando per togliere la fase ascendente, la prima parte di traiettoria, della battuta.
pallavolo tecnica

L'allenamento: alcuni principi

Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione per svolgere un buon allenamento per la propria squadra:
-la tecnica deve sempre essere allenata e fino in under 18 ci deve essere almeno un allenamento di solo tecnica
-deve essere sempre sfruttato lo spazio rete
- l'allenatore deve essere in grado di gestire gli atleti almeno 1 ora al 100%, quindi fondamentale diventa la prima mezzora di riscaldamento
-concetto cardine è non fare esercizi troppo complicati o con troppi vincoli: più il livello della squadra è basso, più è importante non sbagliare allenamento. Con il nuovo sistema di punteggio chi sbaglia meno vince.
Quali strumenti per scegliere al meglio cosa allenare? Per valutare meglio il livello della propria squadra giocano un ruolo fondamentale le statistiche sia individuali sia di gruppo. Analizzare le informazioni ricevute attraverso gli scores aiuta ad allenare i punti deboli ed a potenziare i punti di forza.

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