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domenica 2 gennaio 2011

Non ci sono colpi nulli, l'errore nell'allenamento

E' difficile centrare il problema dei nostri allievi e a volte può sembrare di girare a vuoto. Durante l'allenamento dobbiamo curare ogni fase perché non ci sono colpi nulli. Ad esempio se alleno difesa e attacco a coppie ottengono una buona quantità di palloni giocati dal mio giocatore che però, visto che di mezzo non c'è la rete, per tirare più forte abbassa il colpo e quindi non stabilizza il gesto d'attacco al meglio. Così come se la maggior parte del mio allenamento lavoro sul palleggio in avanti rischio di avere palleggiatori che, visto che devono palleggiare solo avanti, stabilizzeranno un gesto con una palla più bassa e davanti alla testa, inserendo problematiche difficile da risolvere quando si effettuerà il palleggio in avanti. Se sbaglio allenamento non solo sto perdendo tempo ma sto anche portando i miei atleti su una strada errata. L'errore buono è quello che devo combattere per migliorare e è parte integrante dello sviluppo del giocatore. Se non c'è errore, non c'è evoluzione. Un esempio di errore buono è sbagliare la battuta jump float in rete perchè il jump float è stato inventando per togliere la fase ascendente, la prima parte di traiettoria, della battuta.
pallavolo tecnica

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